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E se davvero Shakespeare fosse siciliano?
E se davvero Shakespeare fosse siciliano? È la domanda che si sono posti Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale alla notizia secondo cui William Shakespeare sarebbe in realtà un certo Michel Agnolo (o Michelangelo) Florio Crollalanza o Scrollalanza, un giovane quacchero siciliano che, per le persecuzioni religiose, fuggì in Inghilterra. La notizia non è mai stata confermata, ma è bastata per solleticare la fantasia dei due autori siciliani, i quali, un po’ per spirito di patriottismo, un po’ per gioco, hanno deciso di riproporre la commedia shakespeariana Molto rumore per nulla (titolo originale: Much Ado About Nothing) nella presunta madrelingua dello scrittore.
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Ecco quindi che i personaggi si esprimono in dialetto siciliano per mettere in scena la fabula shakespeariana fatta di intrighi, inganni, amori, tradimenti e illusioni. E, secondo Camilleri e Dipasquale, proprio la sicilianità sarebbe il fulcro di questa commedia, ovvero la capacità di complicare una situazione apparentemente semplice fino a farla diventare surreale.
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Il tutto si svolge a Messina, nella casa del governatore Lionatu, dove arriva Don Petru, Principe d’Aragona, seguito dai suoi soldati, Claudiu e Binidittu, e dal fratello meschino Don Giuvanni.
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A dare avvio alla narrazione vi è l’amore del giovane Claudiu per la bella Eru, figlia di Lionatu, a cui fa da cornice l’amore/odio tra Binidittu e Biatrici, cugina di Eru. Tuttavia, Don Giuvanni escogita un piano crudele, che ribalta la situazione fino a renderla surreale.
La nostra rappresentazione, adattamento di Troppu trafficu ppi nenti, è innanzitutto un omaggio al maestro Camilleri, recentemente scomparso, e in generale una dichiarazione d’amore per il teatro shakespeariano, con i suoi personaggi complessi e variegati, come solo la penna del genio poteva creare.
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Testo: Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale.
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Regia: Luca Paglia.
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Lingua: siciliano con sopratitoli in tedesco e in italiano.
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Presentato e promosso dal centro interculturale "Offene Welt-Mondoaperto e. V."