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ITAKA//

ITAKA

THEA

TER//

COMPAGNIA

TEATRALE ITALIANA

A COLONIA

Itaka ci racconta del coraggio e della speranza, degli ostacoli e delle soddisfazioni dei migranti italiani di oggi e di ieri

Itaka è il luogo da cui partiamo e il luogo dove vorremmo tornare. Itaka è anche omofono di Itaker, il nomignolo dispregiativo coniato durante la Seconda guerra mondiale che, in gergo militare, designava i camerati italiani.

Itaka narra la storia di un viaggio. Il viaggio inizia nel migliore dei mondi possibili, ma ben presto ci si scontra con la dura realtà delle barriere che si chiudono senza che noi possiamo capirne la ragione. Chi non sa adeguarsi muore nell’attesa di un varco che non si aprirà mai. Chi ha coraggio prende la valigia e si imbarca, affrontando terribili tempeste.

Tuttavia, una volta arrivati a destinazione, la strada è ancora in salita. Gli spiriti evocati da uno stregone maldestro ricordano i numerosi lavoratori stagionali, immigrati con la prospettiva illusoria di restare solo per qualche mese: inizialmente ben accolti, saranno poi visti come una presenza scomoda di cui non si sa più come liberarsi. 

La dolorosa scelta di partire e il peso della valigia condizioneranno per sempre la vita dei Gastarbeiter.

I loro racconti svelano crisi d’identità ai limiti dell’integrazione, difficilmente risolvibili con una Kölsch. 

Oggi i tempi sono cambiati, e la nuova migrazione è formata da cervelli in fuga che scappano da un sistema anti-meritocratico. Questi nuovi cittadini europei, istruiti e digitali, continuano a scontrarsi con le incomprensibili incomprensioni della vita tedesca e, come gli immigrati della precedente generazione, sognano il cibo di casa. Provano a curare la propria dipendenza culinaria, tuttavia alla fine soccombono di fronte alla propria italianità, talvolta macchiettistica. 

Nel finale, gli immigrati della generazione passata si incontrano con i nuovi italiani, in una fusione di uno nell’altro. Il termine del viaggio, accompagnato dalle parole del poeta greco Costantino Kavafis, non è altro se non un ritorno al suo inizio.

Testi: Franz Kafka, Johann Wolfgang Goethe, Luigi Pirandello, Costantino Kavafis, Alessandro Baricco, Benedetta Raso, Luca Paglia. Alcuni testi di Itaka sono il frutto di una rielaborazione di improvvisazioni tetatrali delle attrici ed attori della compagnia.

Regia: Luca Paglia.

Lingua: italiano con sopratitoli in tedesco.

Presentato e promosso dal centro interculturale "Offene Welt-Mondoaperto e. V."

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